Quando si confonde la “rete” con i “servizi trasportati dalla rete”
Prendendo spunto da osservazioni che alcuni amici hanno voluto fare sulla news di eCletticaLab (pubbl. 4 aprile 2017) dal titolo “E se l’impianto TV…” ci sembra fondamentale fare chiarezza sul concetto di rete (che gli impiantisti chiamano appunto” Impianto”) e dei servizi che una rete consente
Questo perché il concetto in questione costituisce il “cardine” alla base della crescita professionale che oggi deve avvenire nel tecnico progettista o installatore.
Come spesso accade, l’utilizzo di “luoghi comuni” porta a cambiare il significato delle parole in essi contenute. Questo accade anche nel mondo delle reti di comunicazione. “ci sentiamo in rete”, “la rete ci dice” “siamo amici nella rete” “votiamo in rete” …
Così l’impianto centralizzato di antenna per la distribuzione dei servizi televisivi diventa “impianto TV”
In verità, per noi tecnici, il concetto di rete dovrebbe assumere il suo significato proprio: “infrastruttura di trasporto” che “mette in comunicazione” i “punti terminali della rete”.
Questo indipendentemente da quello che la rete trasporta (servizi), dalle regole che utilizza per il trasporto (standard di collegamento) e da chi deve raggiungere (terminale utente).
Una strada fa parte di una “rete di trasporto” indipendentemente da come possa essere utilizzata: doppio senso di marcia o senso unico, per il transito di biciclette, auto, oppure autobus o anche TIR.
Non confondiamo la rete con il servizio trasportato!
Se questo lo possiamo accettare per cittadino comune, per i tecnici diventa un peccato non troppo veniale!
Tutto nasce dalla storia.
Le reti di comunicazione elettronica sono state inizialmente progettate per il singolo servizio: la rete telefonica PSTN per il telefono, la rete televisiva per la televisione, la rete di calcolatori per far comunicare host.
Ma questo è accaduto anche per gli impianti (reti) che abbiamo progettato e realizzato negli edifici: impianto telefonico, impianto TV, impianto videocitofonico…: identifichiamo l’impianto con il servizio trasportato.
Ma da anni il mondo delle reti di comunicazione elettronica è cambiato: una sola rete per tutti i servizi e quindi non possiamo più identificare la rete con il singolo servizio.
Questo accade oggi anche a livello di edificio dove opera l’installatore. Anche il tecnico deve “cambiare mestiere” non installando l’impianto TV o qualsiasi altro impianto ma l’impianto di comunicazione elettronica (singolare, un solo) su cui appoggiare tutti i servizi.
Ecco che diventano fondamentali le “Tecniche di Integrazione di Impianto”: consentono di capire e comprendere come realizzare l’impianto multiservizio e multi-operatore.
Non più un impianto = un servizio, un impianto = un solo portante fisico (cavo, radiofrequenza, …)
La questione da cui siamo partiti costituisce dunque un “passaggio mentale” fondamentale per affrontare l’impiantistica integrata che oggi ci viene richiesta (più o meno consapevolmente) dal committente e soprattutto obbligatoria per legge.
eCletticaLab nasce per rispondere a queste esigenze di rinnovamento professionale: è questo l’obiettivo di una formazione professionale concreta rispetto a semplici “corsi tecnici”. L’informazione tecnica è solo un aspetto della formazione professionale.
Grazie a tutti gli amici con cui possiamo confrontarci per crescere assieme!
Scriveteci a info@ecletticalab.com
Per le definizioni rimandiamo al “codice delle comunicazioni elettroniche” DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2003, n.259 (in Suppl. ordinario n. 150 alla Gazz. Uff., 15 settembre, n. 214). Aggiornato al 26/10/2015
Art.1: definizioni
…
dd) reti di comunicazione elettronica: i sistemi di trasmissione e, se del caso, le apparecchiature di commutazione o di instradamento e altre risorse, inclusi gli elementi di rete non attivi, che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo di fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici, comprese le reti satellitari, le reti terrestri mobili e fisse (a commutazione di circuito e a commutazione di pacchetto, compresa Internet), le reti utilizzate per la diffusione circolare dei programmi sonori e televisivi, i sistemi per il trasporto della corrente elettrica, nella misura in cui siano utilizzati per trasmettere i segnali, le reti televisive via cavo, indipendentemente dal tipo di informazione trasportato (14);
…
gg) servizio di comunicazione elettronica: i servizi, forniti di norma a pagamento, consistenti esclusivamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica, compresi i servizi di telecomunicazioni e i servizi di trasmissione nelle reti utilizzate per la diffusione circolare radiotelevisiva, ad esclusione dei servizi che forniscono contenuti trasmessi utilizzando reti e servizi di comunicazione elettronica o che esercitano un controllo editoriale su tali contenuti; sono inoltre esclusi i servizi della società dell'informazione di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, non consistenti interamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica
Questo perché il concetto in questione costituisce il “cardine” alla base della crescita professionale che oggi deve avvenire nel tecnico progettista o installatore.
Come spesso accade, l’utilizzo di “luoghi comuni” porta a cambiare il significato delle parole in essi contenute. Questo accade anche nel mondo delle reti di comunicazione. “ci sentiamo in rete”, “la rete ci dice” “siamo amici nella rete” “votiamo in rete” …
Così l’impianto centralizzato di antenna per la distribuzione dei servizi televisivi diventa “impianto TV”
In verità, per noi tecnici, il concetto di rete dovrebbe assumere il suo significato proprio: “infrastruttura di trasporto” che “mette in comunicazione” i “punti terminali della rete”.
Questo indipendentemente da quello che la rete trasporta (servizi), dalle regole che utilizza per il trasporto (standard di collegamento) e da chi deve raggiungere (terminale utente).
Una strada fa parte di una “rete di trasporto” indipendentemente da come possa essere utilizzata: doppio senso di marcia o senso unico, per il transito di biciclette, auto, oppure autobus o anche TIR.
Non confondiamo la rete con il servizio trasportato!
Se questo lo possiamo accettare per cittadino comune, per i tecnici diventa un peccato non troppo veniale!
Tutto nasce dalla storia.
Le reti di comunicazione elettronica sono state inizialmente progettate per il singolo servizio: la rete telefonica PSTN per il telefono, la rete televisiva per la televisione, la rete di calcolatori per far comunicare host.
Ma questo è accaduto anche per gli impianti (reti) che abbiamo progettato e realizzato negli edifici: impianto telefonico, impianto TV, impianto videocitofonico…: identifichiamo l’impianto con il servizio trasportato.
Ma da anni il mondo delle reti di comunicazione elettronica è cambiato: una sola rete per tutti i servizi e quindi non possiamo più identificare la rete con il singolo servizio.
Questo accade oggi anche a livello di edificio dove opera l’installatore. Anche il tecnico deve “cambiare mestiere” non installando l’impianto TV o qualsiasi altro impianto ma l’impianto di comunicazione elettronica (singolare, un solo) su cui appoggiare tutti i servizi.
Ecco che diventano fondamentali le “Tecniche di Integrazione di Impianto”: consentono di capire e comprendere come realizzare l’impianto multiservizio e multi-operatore.
Non più un impianto = un servizio, un impianto = un solo portante fisico (cavo, radiofrequenza, …)
La questione da cui siamo partiti costituisce dunque un “passaggio mentale” fondamentale per affrontare l’impiantistica integrata che oggi ci viene richiesta (più o meno consapevolmente) dal committente e soprattutto obbligatoria per legge.
eCletticaLab nasce per rispondere a queste esigenze di rinnovamento professionale: è questo l’obiettivo di una formazione professionale concreta rispetto a semplici “corsi tecnici”. L’informazione tecnica è solo un aspetto della formazione professionale.
Grazie a tutti gli amici con cui possiamo confrontarci per crescere assieme!
Scriveteci a info@ecletticalab.com
Per le definizioni rimandiamo al “codice delle comunicazioni elettroniche” DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2003, n.259 (in Suppl. ordinario n. 150 alla Gazz. Uff., 15 settembre, n. 214). Aggiornato al 26/10/2015
Art.1: definizioni
…
dd) reti di comunicazione elettronica: i sistemi di trasmissione e, se del caso, le apparecchiature di commutazione o di instradamento e altre risorse, inclusi gli elementi di rete non attivi, che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo di fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici, comprese le reti satellitari, le reti terrestri mobili e fisse (a commutazione di circuito e a commutazione di pacchetto, compresa Internet), le reti utilizzate per la diffusione circolare dei programmi sonori e televisivi, i sistemi per il trasporto della corrente elettrica, nella misura in cui siano utilizzati per trasmettere i segnali, le reti televisive via cavo, indipendentemente dal tipo di informazione trasportato (14);
…
gg) servizio di comunicazione elettronica: i servizi, forniti di norma a pagamento, consistenti esclusivamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica, compresi i servizi di telecomunicazioni e i servizi di trasmissione nelle reti utilizzate per la diffusione circolare radiotelevisiva, ad esclusione dei servizi che forniscono contenuti trasmessi utilizzando reti e servizi di comunicazione elettronica o che esercitano un controllo editoriale su tali contenuti; sono inoltre esclusi i servizi della società dell'informazione di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, non consistenti interamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica